Il counseling è un intervento psicologico finalizzato a:
- migliorare il benessere individuale
- potenziare le risorse personali e le abilità personali del cliente, con lo scopo di migliorare il suo funzionamento adattivo sia a livello personale che interpersonale
- fronteggiare, risolvere, superare crisi evolutive o accidentali non patologiche.
La tecnica di base di questo tipo di intervento è la "riformulazione", che è attuata dal counsellor e consiste nel ridire con altre parole, in modo più conciso o più chiaro, ciò che l’altro ha appena detto, ricercando l’accordo da parte del soggetto. Lo scopo della riformulazione non è comunicare al cliente un dato di fatto, una certezza oggettiva. È piuttosto il tentativo di comprendere empaticamente il cliente, di mettersi nei suoi panni: il counsellor propone una rilettura del messaggio dell’interlocutore e chiede conferma per verificare se ha capito correttamente il senso oggettivo della comunicazione.
In linea generale, rispetto alla psicoterapia il counseling:
- ha obiettivi circoscritti e pratici: ad esempio si occupa di come risolvere un problema- il tempo di intervento è breve e focalizzato, il numero di incontri definito (sconsigliato più di una seduta a settimana)
- si colloca nel campo della normalità, affrontando le crisi in soggetti sani
- è meno orientato alla raccolta di informazioni e meno propositivo
- è più orientato sul "qui ed ora", anche se oggi come oggi anche le terapie lo sono di più perchè hanno risentito dell’influenza del pensiero di Rogers.
Il counseling può essere utilizzato, come strumento, in vari contesti, anche in quello organizzativo. Qui si può utilizzare, ad esempio:
- nella prevenzione terziaria dello stress lavoro-correlato
- nella prevenzione del mobbing
- nella prevenzione del burnout
- nella formazione (individuale)
Lunedì 27 settembre 2021